Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700
Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700

Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700

Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700 c.p.c. in Ambito Condominiale: Presupposti e Giurisprudenza

Nel contesto del diritto immobiliare e condominiale, Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700 del Codice di Procedura Civile rappresenta uno strumento di tutela immediata per prevenire un pregiudizio imminente e irreparabile. Tuttavia, la sua applicazione richiede la rigorosa verifica di determinati presupposti e soprattutto lascia ampia autonomia al Giudice.

Presupposti per la Concessione del Provvedimento d’Urgenza

Per ottenere un provvedimento ex art. 700 c.p.c., il ricorrente deve dimostrare la sussistenza di:

  • Fumus boni iuris: la verosimile esistenza del diritto vantato, ovvero un fondamento giuridico solido alla base della richiesta.
  • Periculum in mora: il pericolo concreto e imminente di un danno irreparabile, qualora non si intervenga tempestivamente.

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La Procedura di Richiesta

Per richiedere un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c., il ricorrente deve presentare un ricorso al Tribunale competente, corredato da una documentazione probatoria adeguata, tra cui perizie tecniche, fotografie e testimonianze. Il giudice decide sulla base della documentazione fornita e, in alcuni casi, può disporre una verifica diretta dello stato dei luoghi. I tempi per l’emanazione del provvedimento variano, ma generalmente l’iter si svolge con particolare celerità.

La Consulenza Tecnica di Parte e del Giudice

Un elemento fondamentale per l’ottenimento di un provvedimento d’urgenza è la consulenza tecnica, che può assumere due forme principali:

  • Consulenza Tecnica di Parte (CTP): è una perizia predisposta da un tecnico nominato dal ricorrente (ad esempio un ingegnere, un architetto o un geometra) e serve a fornire una base probatoria a sostegno della domanda giudiziale. La CTP è essenziale per dimostrare l’esistenza del fumus boni iuris e del periculum in mora, offrendo una descrizione dettagliata del problema, delle sue cause e delle conseguenze in caso di mancato intervento.
  • Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU): è una perizia disposta dal giudice nel corso del procedimento, affidata a un esperto imparziale. La CTU viene richiesta quando il giudice ritiene necessario un accertamento tecnico indipendente per valutare i fatti e verificare le conclusioni delle parti.

L’importanza della consulenza tecnica risiede nel suo ruolo probatorio: se il ricorrente non presenta una CTP adeguata, il giudice potrebbe ritenere insufficiente la dimostrazione della sussistenza dei presupposti del provvedimento d’urgenza. D’altro canto, la CTU può confermare o smentire le conclusioni della CTP e influenzare in modo determinante l’esito del procedimento.

Il Provvedimento D’Urgenza In Ambito Condominiale

L’uso di tale strumento in ambito condominiale è frequente in situazioni in cui un condomino ritiene necessaria un’azione immediata per evitare un danno, come nel caso di infiltrazioni d’acqua, problemi strutturali o pericoli per la sicurezza dell’edificio.

Tuttavia, affinché Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700, venga concesso, è essenziale che l’urgenza dell’intervento sia effettivamente dimostrata. Non basta la semplice inerzia dell’amministratore o dell’assemblea condominiale, ma occorre provare che il ritardo nell’azione possa comportare danni gravi e irreparabili.

La Giurisprudenza in Materia

La giurisprudenza ritiene che la prova dell’urgenza deve essere dimostrata sempre. In un caso riguardante infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto condominiale, un condomino aveva richiesto un provvedimento d’urgenza per obbligare l’amministratore a eseguire i lavori di ripristino senza attendere la delibera dell’assemblea.

La giurisprudenza ha affrontato numerosi casi relativi all’applicazione dell’art. 700 c.p.c., evidenziando la necessità di un’analisi rigorosa dei presupposti per la concessione del provvedimento d’urgenza.

Secondo la Corte di Cassazione, affinché sia concesso Il Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700, è indispensabile che il pericolo di danno sia attuale e grave, tale da non poter essere adeguatamente tutelato con strumenti ordinari. (Cass. Civ., Sez. III, 14 aprile 2021, n. 9821)

In ambito condominiale, la giurisprudenza ha chiarito che l’amministratore può ordinare lavori straordinari solo in caso di effettiva urgenza, senza necessità di una preventiva delibera assembleare. Tuttavia, i tribunali tendono a negare la sussistenza dell’urgenza quando i danni lamentati non presentano un peggioramento repentino e significativo (Trib. Napoli, 20 aprile 2023, n. 4111).

D’altro canto, vi sono stati casi in cui i giudici hanno riconosciuto la necessità di interventi urgenti, come nel caso esaminato dal Tribunale di Catanzaro (ordinanza del 26 maggio 2023), in cui il pericolo imminente di danni strutturali ha giustificato l’adozione di misure straordinarie senza attendere i tempi ordinari della deliberazione condominiale.

Implicazioni Pratiche per Condomini e Amministratori

Per gli amministratori di condominio, è essenziale valutare con attenzione se un intervento rientri nei casi di urgenza tali da giustificare l’adozione di misure senza preventiva delibera assembleare. In caso contrario, l’amministratore potrebbe essere chiamato a rispondere per spese non autorizzate o per omissioni nella gestione del condominio.

I condomini, invece, che si trovano in situazioni di danni urgenti, devono documentare accuratamente il problema e agire tempestivamente con il supporto di un legale, al fine di evitare contestazioni sulla sussistenza dell’urgenza.

 

L’uso delle parti comuni in condominio i Consigli di un Avvocato Immobiliarista

Il ricorso ex art. 700 c.p.c.

è un’arma potente, ma non sempre applicabile. È fondamentale che il condomino che intende utilizzarlo possa fornire una prova chiara e documentata sia della lesione al proprio diritto, sia della necessità di un intervento immediato per evitare un danno irreparabile.

Nel contesto condominiale la regola generale impone che le opere di manutenzione straordinaria siano deliberate dall’assemblea, e solo in casi di urgente necessità l’amministratore può agire senza una preventiva delibera, assumendosi la responsabilità della decisione.

Per questo motivo, chiunque si trovi in una situazione simile dovrebbe rivolgersi a un avvocato esperto in diritto immobiliare, per valutare la strategia più efficace e comprendere se vi siano i presupposti per un Provvedimento d’Urgenza ex Art. 700 o se sia preferibile un’altra via legale per tutelare i propri diritti.

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