La Successione Legittima

Successione Legittima: Cos’è e Come Funziona?

La successione legittima è una delle dinamiche più frequenti nella pratica quotidiana degli studi legali. Infatti, è evidente che molte successioni non sono regolate da un testamento. Questo riflette la fiducia riposta dai cittadini nelle norme del codice civile, che stabiliscono le modalità di ripartizione del patrimonio ereditario in assenza di volontà testamentaria.

Le norme che disciplinano la ripartizione dei beni quando il defunto non lascia un testamento sono conosciute come successione legittima. In questa espressione, l’aggettivo “legittima” indica che è la legge a stabilire chi sono gli eredi e quali quote spettano a ciascuno di loro. Questo tipo di successione è anche definito successione intestata, poiché avviene quando manca un testamento.

La successione legittima richiede spesso di ricerche molto particolari e approfondite per poter essere stimata correttamente, il che richiede un Avvocato Civilista esperto nel settore e con ampia esperienza.
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Quando si Applica la Successione Legittima?

La successione legittima si verifica quando una persona decede senza lasciare un testamento o quando il testamento non copre tutti i beni della persona al momento della morte. Un esempio tipico è quello di un testamento redatto nel 2013 che disponga: “Lascio a Marta l’appartamento a Firenze e a Carlo l’azienda di famiglia.” Se nel 2015 il defunto avesse acquistato una nuova proprietà e non avesse aggiornato il testamento, la nuova proprietà sarebbe gestita secondo le regole della successione legittima.

Chi sono gli Eredi nella Successione Legittima?

Il codice civile stabilisce una gerarchia precisa per la devoluzione del patrimonio, basandosi su quella che si presume essere la volontà più comune del defunto. Se non esiste un testamento, ereditano per primi i congiunti più stretti, ovvero:

  • Il coniuge e i figli;
  • In assenza di figli, subentrano i fratelli, le sorelle e gli ascendenti;
  • In mancanza di questi, il patrimonio passa ai parenti più lontani, con la regola che i parenti di grado più vicino escludono quelli di grado più remoto.

Ad esempio, se il defunto lascia parenti di terzo e quinto grado, solo quelli di terzo grado avranno diritto all’eredità, escludendo così i parenti più lontani.

La Logica Dietro la Successione Legittima

La successione legittima si basa sulla presunzione che, se il defunto avesse lasciato un testamento, avrebbe probabilmente destinato i propri beni ai familiari più stretti. Questo sistema evita conflitti su chi dovrebbe essere considerato l’erede più “degno” o “meritevole”. In alternativa, un metodo diverso richiederebbe una valutazione caso per caso dei rapporti personali che il defunto aveva in vita, rendendo il processo complesso e incerto.

Tuttavia, la legge non spinge questa presunzione all’estremo. Quando il legame di parentela è troppo debole (oltre il sesto grado), si presume che non vi sia stato un contatto significativo tra il defunto e i parenti lontani. Per questo motivo, se non ci sono parenti entro il sesto grado, il patrimonio viene devoluto allo Stato.

Eredi Legittimi e Legittimari: Attenzione alle Differenze

Gli eredi che succedono per successione legittima sono chiamati eredi legittimi, ma è importante non confonderli con i legittimari, che sono coloro cui la legge riserva una quota del patrimonio (nota come quota di legittima o quota di riserva). I legittimari possono contestare eventuali donazioni o disposizioni testamentarie che violano questa quota.

Spesso, un individuo può essere sia un erede legittimo sia un erede legittimario, generando confusione tra i due termini.

Esempi e Quota di Riserva

Per chiarire, vediamo un esempio concreto. Immagina che Marco, sposato e con due figli, possieda quattro immobili. Durante la sua vita, dona tre di questi immobili al figlio maggiore, Luca. Alla sua morte, rimane solo un appartamento e Marco non lascia testamento. Secondo le regole della successione legittima, l’appartamento rimanente dovrebbe essere diviso tra il coniuge e i due figli, con ciascuno che riceve un terzo.

Tuttavia, il figlio Luca ha già ricevuto una parte significativa del patrimonio attraverso le donazioni in vita, che superano la sua quota di legittima (pari a un quarto dell’intero patrimonio). È probabile, quindi, che il coniuge superstite e il figlio minore chiedano che Luca non riceva ulteriori beni e che sia obbligato a restituire parte di quanto già ricevuto per garantire a loro la quota di legittima a cui hanno diritto.

La successione legittima rappresenta un meccanismo fondamentale per garantire che il patrimonio venga devoluto ai familiari più prossimi in assenza di un testamento. Tuttavia, è importante comprendere le differenze tra eredi legittimi e legittimari, così come le dinamiche che possono sorgere in caso di donazioni o disposizione non incluse nel testamento. Una consulenza legale mirata può aiutare a gestire con chiarezza e sicurezza le complessità legate alla successione ereditaria.

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